Geremìa 31,7-9 Salmo 125 (126) Ebrei 5,1-6 Marco 10,46-52

Il momento storico che attraversiamo esige che ognuno di noi preghi: “Gesù, abbi pietà di me!”.
Questa è una preghiera individuale, personale, nemmeno familiare, è di singoli che confidano in Gesù come ultimo baluardo contro la malattia e le difficoltà che opprimono il corpo e le coscienze.
La preghiera personale per essere efficace ha necessità di divenire preghiera del popolo di Dio. Il Padre stesso annuncia: “Io sono un padre per il mio popolo”.
La Sacra Scrittura conferma in questa fede quando ricorda che i padri “Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni”.
Il Padre, nell’Antico Testamento, dialogava con il popolo di Israele.
Il Figlio, Gesù, uscendo dalla sua situazione temporanea e terrena, ha lasciato per noi un sommo sacerdote “in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore”. E’ chiamato a farlo, “essendo anche lui rivestito di debolezza” e, per questa, “egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo”.

Gesù manda i suoi discepoli per chiamare tutti alla sua misericordia. Nel Vangelo di questa domenica dice: «Chiamatelo!».
I discepoli fedeli alla Parola debbono esser capaci come Pietro e gli undici di invitare al “Coraggio! Àlzati, ti chiama”.
Preghiamo perché ogni sofferente sia capace di scegliere energicamente di scrollarsi di dosso ogni pesante ingiustizia, della natura e della storia e “gettato via il mantello”, che impedisce di vivere serenamente la speranza, “balzare in piedi e andare da Gesù”.
Gesù, per ognuno, ripeterà: “Va’, la tua fede ti ha salvato”.

più brevemente: 24 OTTOBRE 2021 XXX DOMENICA T. O. B
Geremìa 31,7-9 Salmo 125 (126) Ebrei 5,1-6 Marco 10,46-52

Il momento storico che attraversiamo esige che ognuno di noi preghi: “Gesù, abbi pietà di me!”.
Ascoltando il Padre che annuncia: “Io sono un padre per il mio popolo”, la preghiera personale divenga preghiera del popolo di Dio. I fedeli alla Parola, come Pietro, invitino i sofferenti a Gesù: “Coraggio! Àlzati, ti chiama”.
Ognuno sia capace di scrollarsi di dosso ogni pesante ingiustizia, della natura e della storia e “gettato via il mantello” “balzi in piedi e vada da Gesù”. Gesù, per ognuno, ripeterà: “Va’, la tua fede ti ha salvato”.