Deuteronòmio 26,4-10; Salmo 90 (91); Romani 10,8-13; Luca 4,1-13
1. Chi è l’uomo credente? “Un Araméo errante”: un uomo senza casa stabile, senza pascoli sicuri, senza speranza di discendenza. E’ anche un uomo capace di “gridare al Signore, al Dio dei nostri padri”.
2. Chi è Dio: è “il Signore che ascolta la nostra voce”.
3. Quale è il centro della fede? E’ credere fermamente che «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore»; è con la bocca proclamare: «Gesù è il Signore!»; è “con il cuore credere che Dio ha risuscitato Gesù dai morti” e che è vicino per donare all’uomo credente una continua resurrezione, nonostante il peccato dei malvagi.
Se sarai così, parlerai così, vivrai così: “sarai salvo” perché «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
4. Chi è il Dio annunciato da Gesù? E’ il Dio della Parola.5. La tentazione, rivolta dal demonio a Gesù, consiste nel cercare di indurlo a deformare la figura del Dio alleato con il suo popolo Israele, attestato nelle Antiche Scritture.
La tentazione rivolta dal demonio a noi consiste nel cercare di indurci a deformare la figura del Dio alleato con noi, suo popolo santo, attestato nelle Nuove Scritture.
Gesù, pieno di Spirito Santo, subisce la tentazione di deformare l’immagine di Dio, ma va contro ogni deformazione della Sacra Scrittura per riportare alla purezza e alla verità l’immagine autentica della Parola inviata dal Padre. Rispondendo al tentatore Gesù proclama tre grandi principi per chiunque crede in lui:
«Non di solo pane vivrà l’uomo».
«Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
«Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Noi subiamo, come Gesù, nel nostro intimo ed in varie forme dolorose, il tentativo di deformare l’immagine somigliante di Dio segnata dall’inizio nelle nostre carni.
Siamo capaci, con la nostra testimonianza, di riuscire a non deformare l’immagine del Dio di Gesù Cristo in noi?
Il cammino quaresimale è opportuno per meditare e confermare le scelte di vita cristiana.