Isaìa 42,1-4.6-7; Salmo 28 (29); Atti 10,34-38; Matteo 3,13-17
Chiamati e mandati

Le feste del Natale e della Epifania si completano con la festa del Battesimo di Gesù. Tre feste in una per presentarci Gesù come Salvatore: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio».
L’annuncio del Regno del Padre viene donato prima ai pastori, poi ai Magi, infine a tutto il popolo.
Nessuno può ignorarlo: non lo ignora Giovanni anche se si schernisce sentendosi indegno di battezzare Gesù: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».
Il Padre ci presenta il Salvatore: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Gesù, nel battesimo di Giovanni, cosciente di ogni futuro, «uscì dall’acqua ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui». La sua missione è essere «alleanza del popolo e luce delle nazioni».
In quale modo accadrà l’annuncio di Gesù? Porterà «il diritto alle nazioni con verità», aprirà «gli occhi ai ciechi», farà uscire alla luce «i prigionieri che abitano nelle tenebre». «Non griderà né alzerà il tono», passerà in mezzo al suo popolo «beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo». Di fronte alle difficoltà «non verrà meno e non si abbatterà».
Chiunque sarà capace di «verità» accoglierà l’invito del Padre: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».«La Parola», un giorno difficile da riconoscere, ora annuncia «la pace per mezzo di Gesù Cristo che è il Signore».
Noi siamo i chiamati per narrare ad altri l’annuncio: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea».
Il Signore attenderà pazientemente: «non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta»; non compirà la missione da solo. Chiamerà e manderà come lui è stato mandato: «Come il Padre ha mandato me io mando voi». Momenti diversi per l’annuncio del Regno si susseguiranno. Talvolta bisognerà saper attendere: «Lascia fare per ora». Sarà vano cercare di fermare la Storia della Salvezza per interessi egoistici.
Nessuno si metta da parte davanti alla richiesta di una missione divina: “venga il tuo Regno”.
Un laico, medita: “Sono ottimista e …… penso che il “Suo Regno” stia pian piano affermandosi … anche se non sembra. Non scherzo, penso veramente che il mondo stia migliorando rispetto al passato e l’Umanità vada progressivamente ad essere migliore e più vicina alla Parola di Dio.
Anche il demonio si va organizzando sempre meglio ma … non ce la fa … “sta venendo il Suo Regno”.
Sembra che non passi il messaggio cristiano: la gente non va a Messa, ma l’evangelizzazione funziona anche se non si vede … lentamente. Il messaggio passa lo stesso e indirettamente. Passeranno probabilmente dei secoli prima che l’Umanità sia pienamente consapevole di questo, ma andiamo sempre meglio: la nostra missione di credenti ha dato comunque dei frutti … Che il Signore riservi a tutti noi per il prossimo anno un ruolo utile alla sua causa!”.
Chi rifiutasse la missione rallenterebbe la storia dell’Uomo e del Creato, ma la Salvezza del Signore accadrà.