Consolate, consolate il mio popolo. Parlate al cuore dei miei figli.
Sentiamo sulle carni la lentezza di Dio: le Sacre Scritture smentiscono le nostre carni che gridano al Signore. Parola è presente in Pietro, spesso smentito e deriso, perché accusa l’uomo di infedeltà alla Parola e all’uomo. Che venga il tempo della misericordia: pur se non atteso e senza alloggio, nascerà un bambino.

06 DICEMBRE 2020 II DOMENICA DI AVVENTO – ANNO B (forma completa)

Il Signore dice: consolate, consolate il mio popolo. Parlate al cuore di Gerusalemme (dei miei figli).
Nel deserto siamo, oggi, noi popolo del Signore. Sentiamo urgente e, all’apparenza inafferrabile, la presenza di Dio.
Sentiamo sulle carni la lentezza di Dio: le Sacre Scritture smentiscono le nostre carni che gridano al Signore e alla sua Parola.
Parola è presente in Pietro, spesso smentito e deriso, perché accusa l’uomo di infedeltà alla Parola e all’uomo.
I semplici e umili hanno bisogno di consolazione, di sentirsi parlare da Dio cuore a cuore: figli, fratelli, padri, madri, sposi.
I superbi, ricchi di cose e di stessi, hanno necessità di conversione.
Che venga il tempo della misericordia. Che possiamo sminuire l’oppressione verso la Verità, annunciando a tutti che, ancora una volta, pur se non atteso e senza alloggio, nascerà un bambino.

Di Don Steno Santi, Liberaci dal male: https://www.didon2020.it/didon/06-padre-nostro/
Sulla lentezza di Dio, Storia e Storia Sacra. Ritorno al futuro: https://www.didon2020.it/donlamberto/Documenti/Linguaggio_cristiano/06%20Storia%20e%20Storia%20sacra.pdf