DiDon

Lectio Divina

Oltre le parole giungere a Parola (sulle preghiere cambiate)

Ogni traduzione, perfetta che sia, è infelice perché sempre è interpretazione. Gesù parlava aramaico: anche parlassimo aramaico, oggi, il nostro parlare non corrisponderebbe alla lingua parlata da Gesù, come l’italiano parlato da Dante Alighieri, oggi, è poco comprensibile ed ha necessità di essere spiegato. I significati delle parole e delle locuzioni di oggi sono diversi da quelli di ieri.
Una religione che vivesse di parole sempre uguali e di riti non dissimili da quelli del passato non sa di tradizionalismo, ma molto di superstizione presuntuosa; assolutamente non di fede. Il dialogo tra l’uomo e Dio deve essere sentito come vivo ed attuale dall’uomo vivente e presente. leggi tutto…

Divina Lectio

Gatto bianco:
Bianco è un aggettivo che qualifica il gatto. Importante è il gatto; che poi sia bianco è un accessorio.
Il contrario: è l’opposto.
Bianco il gatto: Il Gatto è quasi una specificazione del Bianco. Importante è che sia Bianco.
In genere: al centro l’Uomo e l’Uomo sono io che leggo. Il primo sono io.

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XVI DOMENICA T. O. -Anno B – 21 LUGLIO 2024

Geremìa 23,1-6; Salmo 22 (23); Efesìni 2,13-18; Marco 6,30-34
In disparte, riposatevi un po’
«Come pecore che non hanno pastore» andiamo errando per le vie del mondo.
Parola rimprovera seriamente i pastori: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo».
Parola incoraggia il gregge: «Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno».
Pastori e gregge che ascoltano Parola si sentono confortati: «Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me». Parola non dimentica la sua promessa: «Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare». leggi tutto…

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B 14 LUGLIO 2024

Amos 7,12-15; Salmo 84 (85); Efesìni 1,3-14; Marco 6,7-13
Chiamati e mandati
«Non ero profeta; ero un mandriano; il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge e mi disse: Va’, profetizza al mio popolo»: così descrive la Sacra Scrittura la chiamata del profeta Amos. Chiunque accoglie la Parola con il cuore aperto ascolta la medesima chiamata. Se segui la chiamata, anche tu annunci che «in Gesù Cristo abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe».
È bello essere chiamati, accogliere la chiamata; è bello annunciare la Parola a condizione che non ci si metta in cattedra e si dica: ‘Io vi dico’. Non sei tu che parli: ricordati di far parlare Parola.
Da Parola apprendiamo con gioia che «in lui siamo predestinati a essere per lui figli adottivi, lode della sua gloria»; da Parola sono inviato a coinvolgere altri: «In lui, anche voi» andate e testimoniate. Nessuno che abbia orecchi e cuore può dire ‘Io, no; a me, no’: «In lui ci ha scelti per essere santi e immacolati nella carità e per ricondurre al Cristo tutte le cose». leggi tutto…

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B. 07 LUGLIO 2024

Ezechièle 2,2-5; Salmo 122 (123); 2Corìnzi 12,7-10; Marco 6,1-6
Subire la vita non è un bell’affare.
Cosa pensa di noi il Signore? È una domanda non frequente.
All’umanità può forse riferirsi la Parola «razza di ribelli, figli testardi e dal cuore indurito che si sono rivoltati contro il Signore fino ad oggi»? Uno sguardo alla storia odierna mostra figli occupati a costruire un mondo egoista ed infedele ed un ‘resto’ di fedeli appartato e talvolta impaurito.
Una folla incredula o miscredente pone dubbi su Gesù nonostante i segni che opera. Anzi, i segni operati divengono occasione di sfida: «E molti, ascoltando, rimanevano stupiti». La prima domanda posta a Gesù dai suoi ‘compaesani’ è su cosa fa: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data?». «E i prodigi compiuti dalle sue mani?». leggi tutto…

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 30 GIUGNO 2024

Sapienza 1,13-15; 2,23-24; Salmo 29 (30); 2Corìnzi 8,7.9.13-15; Marco 5,21-43
Un fine immortale
«Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo». La possibilità di non morire era stata donata alla natura umana: «Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura». In principio «Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi». La morte è frutto della invidia del diavolo contro chi vive di speranza e la semina. Giotto rappresenta l’invidia come una vipera al posto della lingua.
“Ma il Signore si è dimenticato di me?” è l’angosciosa domanda di una voce piangente: «La mia figlioletta sta morendo». È bello che una figlioletta rimanga per sempre sperduta bambina rendendo ancor più povera una già debole umanità? Tragedie ripetute esigono impegno previdente e riflessioni su scelte di vita sociale e vita di fede. leggi tutto…

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B – 23 giugno 2024

Giobbe 38,1.8-11; Salmo 106 (107); 2 Corìnzi 5,14-17; Marco 4,35-41
Sgomento e fiducia nel Cristiano
I discepoli, impauriti, si rivolgono a Gesù: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si sentono innocenti e perseguitati. Chi non si è mai rivolto al Signore con sentimenti simili? Come non rivolgere al Padre misericordioso domande ed interrogativi che sminuiscono capacità di conversione al bene, coraggio, entusiasmo necessario alla testimonianza? Deboli creature non abituate a lottare fino alla effusione del sangue. Gesù conosce nell’intimo: timori, incertezze, speranze deluse.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Per la insistente preghiera, Gesù interviene ed ordina alla burrasca: «Taci, càlmati!». leggi tutto…

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 16 GIUGNO 2024

Ezechièle 17,22-24; Salmo 91 (92); 2Corìnzi 5,6-10; Marco 4,26-34
Vivere: non subire la vita
1. Abitare: «Un ramoscello io prenderò, e lo pianterò. Metterà rami e farà frutti. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà. Io, il Signore, ho parlato e lo farò». Sono, queste parole, promessa del Signore per chi dialoga con amore con Lui. Il Signore è fedele alla sua promessa. I cristiani invocano: ‘Vieni presto, Signore Gesù’.
La promessa, per divenire realtà storica, ha bisogno di essere accolta: è importante che «ci sforziamo di essere a Dio graditi».
«Fratelli, sempre pieni di fiducia», nella vita attuale, «preferiamo abitare presso il Signore», piuttosto che dimentichi di lui. Credenti, «abitiamo il corpo» sapendo che «siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo». leggi tutto…

X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 09 GIUGNO 2024

Gènesi 3,9-15; Salmo 129 (130); 2Corìnzi 4,13-5,1; Marco 3,22-30
Abitare
1. La paura è dannosa. Porta con sé diffidenza, distacco, fuga. Così accadde all’inizio dell’umanità: e fu il deserto del cuore. Adamo risponde al Creatore che lo chiama: «Ho udito la tua voce: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
Come è sorto in te questo stato d’animo? Eri amico; parlavi con le mie parole; vivevi i miei sentimenti: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Separazione, desiderio di stare lontano e nascosto: «Tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». L’ansia e gli affanni rendono la vita infelice perché spezzata, divisa fra mille futili interessi: «Una casa, divisa in se stessa, non potrà restare in piedi». leggi tutto…

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – Anno B – 02 GIUGNO 2024

Èsodo 24,3-8; Salmo 115 (116); Ebrei 9,11-15; Marco 14,12-16.22-26
Prendersi cura dei deboli in ‘umanità’
Per esser belli \ buoni cristiani è necessario esser, prima, uomini belli \ buoni.
L’esser ‘umani’ è debole, talvolta assente: le «trasgressioni commesse» sono molte. È ‘umano’ uccidere un fratello? È ‘umano’ studiare per produrre materiali distruttivi, detti ‘più efficaci’? È ‘umanità’ considerare più glorioso chi uccide più fratelli; spesso inermi bambini?
A confronto con questa umanità desolata sta l’intervento di Dio: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi». «Sulla base di tutte queste parole il sangue di Cristo offrì se stesso a Dio». Soltanto questo sangue «purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte».
«Serviamo al Dio vivente per mezzo di Gesù Cristo perché lui soltanto è mediatore di un’alleanza nuova». leggi tutto…

SANTISSIMA TRINITÀ – ANNO B – 26 MAGGIO 2024

Deuteronòmio 4,32-34.39-40; Salmo 32 (33); Romani 8,14-17; Matteo 28,16-20
‘Sbandata’ d’Amore’
Dio Creatore, il Dio della Bibbia, è fuori del ‘tempo’. Il Creato, invece, ha in dono i tempi della salvezza: da ‘In principio’, di Genesi, alla ‘Fine dei tempi’, di Apocalisse.
Dal ‘principio’ la persona umana è in cerca di Dio: quando lo cerca con le sue doti umane, non riesce ad andare al di là della storia; inventa creazioni fantastiche, esaltazioni di doti umane, ma Dio non è creazione della ricerca dell’uomo.
Dio è dono di conoscenza di sé e della realtà. La sua Parola desta meraviglia nei popoli: esiste «un popolo che ha udito la voce di Dio», il popolo della Bibbia.
«Il Signore lo fece per voi. Sappi, dunque, e medita bene nel tuo cuore: il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra». Lui solo, il Dio della Bibbia, si è fatto conoscere e «non ve n’è altro». leggi tutto…

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno B – 19 MAGGIO 2024

Atti 2,1-11; Salmo 103 (104); Gàlati 5,16-25; Giovanni 15,26-27; 16,12-15
Vieni Santo Spirito
Giunge il tempo di congedarsi dai suoi discepoli e Gesù, dolcemente confidente, cuore a cuore: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso».
1. La Comunità Cristiana, sulle orme dei discepoli, ha bisogno di implorare il dono dello Spirito Santo, oggi più che mai. Abbiamo bisogno dello Spirito per parlare di Dio e del Dio di Gesù. Parliamo di attese speranze, ma queste non prendono il volo perché non hanno anima; solo esigenze di ciò che, ad una pigra umanità, fa comodo: pace umana, benessere della salute mentale e fisica, benessere economico. Preghiamo il Signore perché in questo assista il suo popolo. leggi tutto…

Le Lectio di Don Steno Santi