Geremìa 31,31-34; Salmo 50 (51); Ebrei 5,7-9; Giovanni 12,20-33
È giunta l’Ora
È vicina la Pasqua: è l’Ora di Gesù. Che l’Ora di Gesù, Passione e Resurrezione, divenga l’Ora dei credenti.
È errato cercare salvezza nell’uomo. Decidersi e bussare al cuore: «Vogliamo vedere Gesù».
Si va a Gesù per mezzo dei fratelli: «Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù».
Gesù Cristo annuncia: «Verranno giorni nei quali concluderò un’Alleanza Nuova». Quale sarà la novità? «Porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore». L’Antica Alleanza era basata sulla Legge. La Nuova Alleanza è Gesù e, con lui, il Padre e lo Spirito d’Amore: «Io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo».
La caratteristica di questa Alleanza tra Dio e il suo popolo sarà che «tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande». Tutti potranno accorrere a Gesù «perché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».Per realizzare la Nuova Alleanza «Cristo offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio». Soprattutto, «pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì». Dio, Padre, Spirito di Amore, Figlio e Fratello, «reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono».
Lunga ed infedele è l’attesa redenzione della Storia, ma «è venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato». Di uomini che promettono liberazione e rendono schiavi i figli di Dio ne abbiamo troppi. Occorre un uomo vero e diverso: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto». Nel mondo infedele alla Parola seguire Gesù è incontrare difficoltà e martirio fino a che non siamo Comunione Educante. Non si può seguire Gesù Cristo vivendo secondo lo stile del mondo; lo stile cristiano è diverso: «Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna».
Maledetto è chi confida nello stile umano, benedetto chi confida nello stile di Gesù Cristo: «Se uno mi vuole servire, mi segua».
La risposta, solita, umana “È difficile”, è errata. Si deve convertire il linguaggio e dire “È esaltante”. Giungerà il vero stile cristiano: la Resurrezione. L’uomo unito a Gesù trova la comunione con il Padre e lo Spirito d’Amore: la salvezza accadrà. La promessa di Gesù è chiara: «Se uno serve me, il Padre lo onorerà»; «Dove sono io, là sarà anche il mio servitore».
È l’Ora di Gesù e di ogni credente: ottima compagnia capace di vittorie. Dal primo istante della Storia conosciamo che la discendenza della Donna schiaccia, ogni giorno, il capo al serpente. Siamo parte di questa discendenza: siamo parte della Passione del Figlio e siamo con lui nella Resurrezione.
Gesù supera l’istante del dubbio: «che dirò: Padre, salvami da quest’ora?». Non è questo l’ideale, non è questa la via: «Padre, glorifica il tuo nome».
Gesù avverte i credenti: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. A favore dei credenti è la parola di Gesù: «ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori». Gesù inizia la trasformazione della Storia: «E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Ed i credenti, prima sotto la Croce, nell’entusiasmo stupefatto, proclamano: Gesù è il Signore Risorto.
(didon)