Le parole dicono che siamo cristiani

 

Tutti i diritti riservati
Susil edizioni
Copyright 2021
Collana Quaerere
ISBN 978-88-5540-323-8
Realizzato in total Fifthi publishing
da Susil Edizioni
susiledizioni.com

In Copertina elaborazione grafica, Illustrazione: Alberi crescono, di Rosanna Giuliani Braccioli

Lamberto Di Francesco

Il libro è disponibile sul sito della casa editrice “Susil Edizioni” 

 

 

www.didon2020.it
Umberto Conticiani
Webmaster
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Ad Angelo

Le parole dicono che siamo cristiani

Se le parole non corrispondessero alla realtà sarebbero inganno per l’uomo aperto all’ascolto della Parola.
Il linguaggio cristiano diviene attraente in base alla fedele testimonianza del Vangelo.
L’annuncio cristiano non è per l’uomo che apre il Libro, bensì per il credente lieto di donare ascolto devoto alla Parola proclamata e contenuta nel Libro.
La verità, la bellezza, la libertà, fondate sulla parola di Dio, impegnano per un continuo e coerente cammino capace di trasformarsi in entusiasmante sequela del Risorto.
Dimenticati i Codici e scelto e aperto il Vangelo: la bellezza per sempre accade.

La Parola cresce cantando di libertà
Chi si circonda di Amore si circonda di Dio

Acquistarsi molti amici non è essenziale.
Rende sereni l’umanesimo cristiano di ragazzi\e con capelli grigi
lieti di averti conosciuto quando li avevano neri.
Non vi è necessità di adulazione, nemmeno di applausi. Gesù “ne ha avuto bisogno” qualche giorno prima della Croce.
I suoi Undici lo ricordano con gioia e festa, trasparente di gloria: accadrà a noi quando della Legge ne avremo fatto Libertà.
Il Vangelo è un’altra cosa.
Finché i cristiani vedranno un pericolo nella contemplazione della Parola non potranno aver a che parte con il Gesù dei Vangeli, solo con quello del Codice. Rendere umana la fede è costringerla all’esclusivo compimento di riti. Quando Eucaristia diverrà “fate memoria” sarà la pienezza.
Il Cristo risorto non può avere collegamento con ciò che ancora è umano: “Non mi toccare”.
Quando l’umano arriverà a concepire non soltanto il “mi sono sbagliato” e il “perdonami”, ma il “Mio Signore e mio Dio!”, allora ascolterà con lacrime di gioia: “Accosta la tua mano, metti qui il tuo dito!”. Anche il dito, l’umano, sarà capace di divino: amare l’essere figlio e fratello.

A Preludio

Parola di Dio: sogno avverabile di un mondo redento.
Come si è formata questa Lauda Spirituale.
Un Canto a tema totalmente biblico, inno a Parola di Dio.
Da predicazione e catechesi raccolte e coordinate: ecco Lauda spirituale.
Composizioni, musicali, singole, apparentemente staccate: ecco Mottetto.
Termini musicali. Caecilia Domino decantabat: canterellare un canto d’amore e di libertà. Se può servire per rendere la predicazione un invito alla bellezza, si dovrebbe scrivere, musicare, pitturare e chissà cosa d’altro. Strada non usuale: è un’altra strada per riconciliare l’amore.
C’è un tempo per tutte le cose nel mondo. Inventare, costruire, sognare. Illudere, unire, dividere. Forse, soltanto sognare ha senso.
In principio erat Verbum. In principio Dio creò. Parola del Padre è la prima realtà percepita dall’uomo. Senza Parola nulla esiste. Parola è prima di tutto e di tutte le cose. In principio: non Sacramenti, non Messa, non Morale né Fede. Parola rimane in eterno. Cercarla, trovarla, amarla, donarla.
Dopo Parola: Sacramenti, Messa, Morale, Fede.
Accolta Parola, viene il desiderio, le speranze…Le speranze non saranno deluse perché Lui manterrà le promesse. Il Signore ci ha benedetto: le porte del Tempio per noi aprirà.
Da Parola, accolta o negata, onorata o trascurata scaturisce la realtà.
Onorata, Dio si pone come dono verso l’uomo, non per convenzione umana, abitudine, consuetudine: si fa Pane.
Trascurata, diviene rito, legge, norme. Qui si abbandona l’uomo vecchio; qui si costruisce l’uomo nuovo. Con l’alito di vita di Dio.
‘Rideva un pagano dei cristiani perché osservano un sol libro. Ma un santo Vescovo che l’aveva udito gli contò questa novelletta: una volta un dottore incontrò il Cristo Gesù: ‘Signore io so bene che tu fosti il Messia e quel che pronunziasti è pieno di sapienza. Ma come può essere che un sol libro basti in eterno a tanta gente?’.
Gli rispose Gesù: ‘Egli è vero quel che dici. Ma tu non sai che il popol mio lo riscrive ogni dì’….
Ricordando e adattando 1Pietro 5,3: Preludio, Lauda e Mottetto si risolvano in Armonia. siano stati scritti non per vergognoso interesse, ma con animo generoso né come padroni delle persone e vengano accolti come piace a Dio.

B Lauda della Parola
1. Parola
1.1 Parola e Linguaggio

Crisi della parola, degli annunciatori o del linguaggio. Parole ad effetto senza un contenuto interiore. La Parola è stanca del linguaggio dell’uomo. Termini esausti.
Rileggere la Parola. Il Libro, il vocabolario, il linguaggio.

Dubbi e domande.

La Parola nella storia della Salvezza. Studiare la Parola? Leggere e contemplare la Parola con l’aiuto della Parola. Un mondo di comunicazione.
La parola di Dio divenga preghiera per l’uomo. Iniziare a percorrere la nuova strada. Va’ dietro a me. Tu mi sei di scandalo. In disparte. Consolazioni. La vita si manifesta per mezzo del linguaggio.
1.2 Linguaggio del cristiano e linguaggio del mondo.
Il linguaggio della parola di Dio non è alternativo. Percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito.
Vivere nel mondo da cristiani si può. Può generare persecuzione.
Un linguaggio per gli uomini di buona volontà.

2. Parola vivente
I
Annuncio – Ascolto

La Chiesa nasce dalla Parola. Andate, predicate, battezzate. Ascolto, ossequio, onore devoti.
L’uomo diventa la parola che ascolta. Annunciatori, non parolai.
La proclamazione del Vangelo convoca.
II
Parola divenga Storia sacra. Ritorno al futuro
La storia laica del mondo coincide con la storia della Salvezza. Incompiuta, va completandosi.
Dalla protesta alla proposta. Il linguaggio delle Sacre Scritture descrive la storia che si fa. La lentezza di Dio.
Triturare, torturare la storia. Le infedeltà del popolo di Israele, quelle della Chiesa. La Storia si scriva con la S maiuscola.
III
Bellezza

1. Strada insolita
Tra l’umano e il divino. Il divino: ogni uomo può intuire la bellezza in Dio.
Possibilità di definire Bellezza. Linguaggio delle Sacre Scritture. La bellezza non è da vedere, è da creare. Poeticamente conoscere e sperimentare bellezza. Il sudore di sangue e la gloria.
Bellezza o utilità. L’opposto di bellezza non è bruttezza, ma utilità. La polvere del terremoto. La bellezza dalla parola dei bambini.
2. Un linguaggio di bellezza per la Nuova Evangelizzazione
Rapportare il mondo della Tecnica alla bellezza cristiana. Sviluppo progressivo. Dire la vita con la Tecnica?
La poesia prenda il sopravvento per un annuncio ricco di povertà, incisivo.

IV
Sogni di libertà

1. Speranza
Il Regno di Dio. Un traguardo che sembra lontano. L’aiuto dello Spirito. La Chiesa non ha nulla da conservare. Coinvolgere.
1.1 La Speranza dalle Scritture scaccia la paura
La paura della speranza. Non avere paura. Costretti ad avere speranza. Un Dio utile genera paure.
1.2 La Speranza dalle Scritture diviene preghiera
La Presenza libera di Dio accresce il futuro. Preghiera, Preghiere. Turbamento: ognuno di noi è Giobbe.
L’impazienza di Giobbe. Gli amici di Giobbe: pii, ma bigotti. Davanti a Dio riflessioni piene di silenzio. Perché il dialogo di preghiera sia speranza. devota.

2. Emozione
Amare è l’Amore! Educare, aiutare i giovani a vivere emozioni
Il gusto, la gioia della testimonianza. Emozione di essere insieme. Stupore. Né omologati né succubi.

3. Libertà
La libertà è sogno. L’individuo cresce nella libertà e diviene persona. Libertà di fare se stessi.
Educare di libertà.
Il dovere non è ubbidire. Amicizia, fede, costruiscono libertà.
La Libertà vera non è e non ha limite. Limitare l’utile per glorificare la bellezza.
3.1 Cristo ci ha liberati per la libertà.
Liberati per rimanere Liberi. Liberi perché liberati. Chiamati a libertà, vocazione da far crescere.
Non rubare il tempo a Dio.
3.2. La libertà della gloria dei figli di Dio crea bellezza

4. Verità
Stanchi di sé? Verità e libertà hanno bisogno di coraggio.
Verità e Libertà prendono carne per essere vere. Contemplatori di sofferenza o di resurrezione.
Creazione di futuro come mandato e missione.

C Mottetto – la Parola vive condivisa

I
Umanesimo Cristiano
Il pericolo: un uomo indifferente.

Composto? di anima e di corpo.
Animale ragionevole? Il parlare sia riflesso del vero.
L’uomo cristiano è un uomo redento capace di bene, di male, di conversione.
Messo da parte per creare Bellezza. L’uomo ha ideali. L’uomo rende veri gli ideali.

II
Identità cristiana

1. Basta la parola e il Pane, riuniti dallo Spirito. Erano quelli che erano stati con Gesù.
2. Chi è, come agisce il Cristiano
2.1 In un tempo non normale
Alla ricerca dell’essenziale. Il Rito, l’uomo, la fede. Cosa rimarrà delle nostre sicurezze.
2.2 In un tempo normale
Seguimi. Riuniti. Nel mio Nome. Nella Cena. Dopo la Cena.
I Cristiani vengono istruiti dalla Parola e mandati nel mondo. Identità inculturata.
Insieme all’ideale, la realtà. Identità missionaria. Voi fate grandi cose. La terra è per tutti.
Dignità della Identità cristiana. Fedeltà ad ogni identità accresce libertà. Reciprocità.
Questione di stile: compagni di strada. Stile di collaborazione e coinvolgimento.

III
Chiesa – Cristiano e Comunione

C’è Chiesa perché c’è il Bel \ Buon Pastore.
Gesù è il Bel\Buon Pastore. Le virtù del Bel \ Buon Pastore. I compiti del Pastore.
Erano come pecore che non hanno pastore. Il Pastorale.
1. Essere Chiesa – Comunione
Io sono Chiesa con coraggio. Il Regno è da costruire. Progettare futuro con scelte, non strategie.
2 Essere Chiesa – Azienda di servizi
Io sono Chiesa. Sacramenti. Organizzazione.

IV
Segni dei tempi – Il cristiano nel tempo –

1. La Sacra Scrittura e la Tradizione.
Il Concilio Vaticano II è Tradizione della Chiesa.
2. La conversione pastorale della comunità parrocchiale e il Videomessaggio “The Economy of Francesco”. Osservatori nostalgici.
2.1 Chiesa capace di conversione
Familiarità. Per uno stile diverso ne servono molto meno. O molti di più.
2.2 Chiesa casa in mezzo alle case. Sono a casa mia.
Una chiesa povera, semplice, umile. Disinnescare i legami – legacci. Monsignore, ma non troppo.
Chiesa che crea. Chiesa che dona.
Famiglie per formare la Famiglia dei figli di Dio. Come nel Cenacolo, al centro una Donna. Poi vanno.
2.3 Laici: Chiesa viva nel cuore degli uomini.
Formazione di Chiesa chiamata al servizio. Laicato: esigenza di missione. Collaboratori e Collaboratrici. Diaconia – Ministero – Servizio. Popolo di Dio.
Oltre il Diaconato: laici per il servizio e la protezione del Vangelo. Custodire.

D Armonia

Oltre la Bibliografia

molti hanno collaborato ad un progetto di “Comunità Educante”.

Ogni creazione è il risultato di un impegno amorevole comune che cammina e trasforma, innalza, deprime. Se in questo scritto trovaste qualcosa di geniale, dipenderebbe da una comunione di intenti.
Una comunità educante si è creata ed ha operato per una formazione consona alle esigenze dei tempi.
Rendere grazie a chi ha accolto l’invito, è necessità dello spirito. L’impegno credente dei sofferenti, la spiritualità di sacerdoti italiani e kenyani, l’entusiasmo di animatori, giovani ed adulti, dei GRuppi ESTivi, la contemplazione del lavoro nei campi, la formazione di una coscienza cristiana nelle famiglie, l’impegno educativo nella scuola, nell’Arma, nelle istituzioni sanitarie; pregevoli artisti sconosciuti ai grandi critici d’arte, gruppi e associazioni musicali e letterari, poesia dialettale, persone di ogni provenienza e cultura, creando con tenacia un ambiente educativo, han fatto sì che la Parola sia divenuta progetto.

Lamberto Di Francesco
Umberto Conticiani, Webmaster
Www.didon2020.it

Adelmo Frateiacci (www.sfeg.it)
Adriano Marzi
Alfredo Moretti
Boris Marando
Elisa Maria Aquilani
Francesca De Marchi
Francesca De Rinaldis
Giancarlo Ara
Giancarlo Bizzarri
Roberto Santoni
Rosanna Giuliani Braccioli (Alberi crescono – copertina)
Sandro Mosè Toso
Animatori Gruppi Estivi 2010 – 2017 della Parrocchia Ss. Filippo e Giacomo, Vetralla:
A.S.L. e Servizi sociali, Vetralla
Istituto Piazza Marconi, Vetralla
Stazione Carabinieri, Vetralla
Giovani – La Quercia: Gianfranco Ciprini, Franco
Gli Evangelisti – Viterbo. Emilio e Giuseppe De Boni.
Il Calabrone – Gli Etruschi, Orchestra – Complesso – Omero Fioretti, voce del complesso. Tuscania.